PROFONDO VERDE
Pigmenti ottenuti con alghe essiccate, estratti vegetali provenienti da coltivazioni certificate… La natura offre valide alternative green per tingere i capelli. Anche quelli bianchi.
Naturale e priva di ingredienti tossici – come ammoniaca, formaldeide, metalli, parabeni e siliconi – la colorazione vegetale è sempre più di tendenza. E se, all’apparenza, sembra una riproposizione in chiave attuale dell’henné, le formule sono totalmente diverse. Di conseguenza le performance. Una per tutte: assicurare la copertura dei capelli bianchi. «Il risultato si ottiene con l’uso di erbe pure senza pigmenti artificiali che, oltre a eliminare i bianchi, lasciano il capello sano e luminoso», dice Gennaro Dell’Aquila, hairstylist con saloni a Notting Hill e Wimbledon e vero pioniere del settore. Che continua: «Creiamo blend personalizzati adoperando tinte 100% organiche ricavate da erbe, radici e fiori come turmerico, ibisco, camomilla e rabarbaro. Usiamo più di 90 tipi di piante, tutte purissime e certificate e così riusciamo a ottenere qualsiasi sfumatura, dalle più classiche fino al rosa pastello, pesca, blu, viola e verde». A Parigi, invece, nell’Atelier Biot, Christophe Nicolas Biot, Wella Global Creative Artist, usa pigmenti green prodotti nel suo laboratorio in Bretagna, ricavati dalle alghe dell’Atlantico lasciate essiccare al sole e da estratti vegetali provenienti da zone incontaminate come l’Amazzonia. «La nostra colorazione botanica si basa su 23 tonalità di pigmenti che permettono di ottenere qualsiasi nuance. E i benefici per la capigliatura sono fondamentali: si ripristinano idratazione, flessibilità e forza». A Berlino, poi, nel salone della fotografa, artista e hairstylist Marion Garz, il problema colore si risolve… alla radice con il concetto «grey is beautiful». Ma la visione green investe shampoo e balsamo: tutti 100% bio e in versione solida, per eliminare pack in plastica.