AIRPORT COCOONING

Piccoli piaceri e strategie anti jet lag. Tour guidato nelle lounge più nuove. Accoglienti come boutique hotel, riposanti come spa.

Con l’aeroporto ormai allettante microcosmo di entertainment, shopping, e cucina gourmet (vedi la cittadella che è il Changi di Singapore), arrivarci con qualche ora di anticipo è un’opzione sempre più appetibile. Specialmente se si ha accesso alle lounge delle linee aeree, avvolgenti oasi di comfort e tranquillità, sempre più accessoriate di servizi, le cui magiche porte si aprono ormai non solo con biglietti di first o business class, ma anche con le miglia accumulate. Per esempio, quelle della Cathay Pacific a Hong Kong, nel settore davvero leggendarie. Di lounge, qui, ce ne sono cinque, fra cui la pioniera The Wing, che fin dagli esordi ha stupito con lo Champagne Bar e le Cabanas, suite del benessere complete di vasca da bagno, doccia e lettino. Ma oggi è l’ultima nata, The Bridge, a rubare la scena. Disegnata dagli architetti Foster + Partners come un’ariosa living room il cui coefficiente di stile è un ristoro per gli occhi, propone una sofisticata offerta culinaria – antitesi del fast food aeroportuale –
che tenta anche il più ascetico dei passeggeri. Con caffè come The Bakery, che sforna golosi pasticcini ma anche insalate salutiste, ideali per vitaminizzarsi pre-alta quota, ristoranti come il Bistro, un self-service di haute cuisine che regala sfiziosi piatti asiatici, o bar come il Coffee Loft, dove un espresso doc, accompagnato da muffin o croissant, resuscita dal più spossante dei jet lag. Pare un hotel a cinque stelle la First Class Lounge della Lufthansa all’aeroporto di Francoforte, fulcro di un intero terminal dedicato ai passeggeri di prima classe. Un ristorante con raffinato menu à la carte, un water bar con più di trenta tipi di acqua minerale, stanze da letto dove dormire (tre ore a ospite), oltre a service coordinators che, come concierges d’albergo, risolvono ogni intoppo e fanno volare i tempi di attesa, prima che il fortunato passeggero sia accompagnato all’aereo da un elegante chauffeur su una Porsche o una Mercedes. È un esclusivo salotto ispirato a un boutique hotel, con opere d’arte e mobili preziosi, la Concorde Room della British Airways all’aeroporto di Heathrow, a Londra, come al JFK di New York. Terrazza panoramica, business suite e cabine private con lettino viziano i passeggeri della First Class, che, con quelli della Club World e con i soci Gold, negli stessi scali possono farsi coccolare gratis, pre- e post-volo, in una delle Elemis Travel Spas, con trattamenti wellness & beauty che includono anche lo shaping delle sopracciglia. Mega-Rolex dorati alle pareti, pavimenti di marmo e poltrone in pelle caratterizzano il décor della nuova lounge della Emirates all’aeroporto Leonardo da Vinci a Roma, la quale si aggiunge alla schiera delle strutture della compagnia, quelle di Dubai in testa, c’è persino una sala di preghiera. Mentre la United apre a tutti i battenti dell’universo dorato della sua lounge collection (compresi gli ultimi due smaglianti spazi appena inaugurati al Terminal 2 di Heathrow): basta acquistare un United one-time pass da 50 dollari. Nel suo hub principale di San Francisco, poi, nella futuristica area imbarchi E del Terminal 3, la compagnia offre anche una sala dedicata allo yoga. E il ritardo del volo diventa un piacere.